Arte

TAMARA DE LEMPICKA, LA PITTRICE BARONESSA

Donna sofisticata, bellissima, affamata di amore e vita ma soprattutto pioniera di un nuovo stile pittorico

I ruggenti anni 20 si affacciano al mondo sulla via di entusiasmanti progressi sociali ed economici nei quali si sviluppa un movimento che abbraccia l’architettura, il costume e le arti figurative: l‘Art Decò, uno stile moderno espresso attraverso raffinati grafismi geometrici, suggestioni egizie, fino all’avvento del cubismo. In questo rinnovato scenario, le donne sperimentano l’emancipazione entrando a tutto diritto nella forza lavoro e conquistando il voto.

Le cosiddette flappers indossano abiti larghi e colorati, portano i capelli corti e si consacrano all’edonismo. Dopo le rinunce della guerra, vogliono godersi la vita, il jazz spopola con la febbre del ballo. E’ questo l’universo femminile che ispira l’opera straordinaria dell’artista polacca Tamara de Lempicka.
Soprannominata “La baronessa col pennello“, divenne nota per i suoi autoritratti e quadri di donne dalla bellezza algida e irragiungibile, rese nel suo tipico stile art déco-chic. Sullo sfondo compaiono spesso i grattacieli, simboli futuristici di una nuova era.

Les Confidences, 1928

Tamara Maria Gorska nacque il 16 maggio 1898 a Varsavia da un avvocato ebreo russo, Boris Gurwik-Gorski, e da un socialite, Malvina Decler. Cresce in un ambiente aristocratico dove si coltiva l’amore per le arti, inizia a dipingere a 10 anni; il suo primo ritratto è dedicato alla sorella minore Adrienne. Dopo gli studi in un collegio svizzero, la giovane trascorre un periodo in Italia, dove scopre il Rinascimento italiano e ne rimane estasiata.

La Belle Rafaela

All’età di 18 anni, ad una festa in maschera conosce Tadeusz Lempicki e se ne innamora perdutamente, i due si sposano con una sontuosa cerimonia a San Pietroburgo. Poco dopo il marito, a causa delle posizioni politiche, viene arrestato da funzionari del nuovo governo bolscevico ma in seguito ad una serie di peripezie, grazie anche all’aiuto della moglie, riesce a liberarsi. La coppia fugge quindi dalla rivoluzione russa e si trasferisce a Parigi, dove lei studia arte dal maestro Maurice Denis. Entra rapidamente nei circoli dell’avanguardia parigina al fianco di Pablo Picasso, Jean Cocteau, André Gide. La sua innovazione stilistica sta nel respingere le atmosfere soffuse dell’impressionismo in voga, decidendo di utilizzare colori vividi, puliti ed una tecnica elegantemente grafica.

Donna blu con chitarra

Per la sua prima grande mostra organizzata a Milano nel 1925, Tamara si mette a dipingere assiduamente e senza tregua, 28 quadri nel giro di 6 mesi. Il duro lavoro viene riconosciuto all’unanimità: critica e pubblico restano ammaliati dall’alta fattura esecutiva e dalla luce sfavillante puntata sui soggetti a conferire un avveneristico taglio cinematografico; una vera e propria rivoluzione estetica.

“Cerco di vivere e creare in modo tale da imprimere, sia alla mia vita, sia alle mie opere, il marchio dei tempi moderni.”

Le gallerie più esclusive d’Europa se la contendono e all’Esposizione Internazionale delle Arti Decorative di Parigi viene notata da alcuni giornalisti della rivista di moda Harper’s Bazar, pronti a commissionare nuovi lavori. Nello stesso periodo, dipinge per il Magazine Die Dame il suo quadro più iconico: Autoritratto, Tamara in una Bugatti verde (1929)

Autoritratto nella Bugatti verde

Questo dipinto incarna tutta la fiera e sofisticata modernità della Lempicka che si ritrae a bordo di un’auto sportiva con indosso un berretto alla moda e guanti in pelle, avvolta da una sciarpa di seta. Da sottolineare lo sguardo diretto verso l’osservatore come a voler affermare il suo status di donna forte e vincente, quasi un manifesto pubblicitario di straordinario attualismo. Lei diventa celebre non solo per la sua arte ma anche per le feste sfrenate, i lussi che si concede ed l’insaziabile appetito sessuale per uomini e donne, non fa segreto della sua bisessualità. A causa di questi scandali, suo marito chiede il divorzio nel 1928. Tamara ha anche una figlia a cui da’ il nome di Marie Cristine, detta Kizette, la bambina viene presto affidata alle cure della nonna ma è ritratta più volte dalla madre.

Kizette al balcone

Nel 1933 sposa in seconde nozze il barone ungherese Kuffner e allo scoppio della seconda guerra mondiale è costretta nuovamente a fuggire, questa volta sotto la minaccia nazista; la coppia si stabilisce negli Stati Uniti a Beverly Hills in California. La mondanità americana le è perfettamente congeniale, Tamara adora essere fotografata proprio come una diva di Hollywood, infatti viene soprannominata la Greta Garbo polacca.

Ritratto in bianco e nero di Tamara de Lempicka

Quando dipinge, ascolta Wagner e tra i personaggi illustri immortalati nelle sue opere figurano anche teste coronate come la regina Elisabetta di Grecia e il re Alfonso XIII di Spagna. Gabriele d’Annunzio le fa una corte smodata invitandola in Italia per un soggiorno nella sua sontuosa tenuta, il Vittoriale. Trascorre anche un periodo a Parma presso un convento di suore in cerca di quiete e per combattere la depressione che la attanaglia da anni. Trova conforto nella religione cattolica e dipinge temi religiosi. Negli ultimi anni della sua vita, Tamara si dedica all’astrattismo e abbandona le sregolatezze per rintanarsi in Messico, il suo ultimo rifugio esotico.

Maria Teresa d’Avila in estasi

Le star di Hollywood adorano la sua arte e sono suoi fervidi collezionisti: tra gli altri Jack Nicolson, Barbara Streisand e Madonna, che ha una vera ossessione per lei tanto da inserire le sue tele nei video musicali: Express Yourself e Vogue.

Il New York Times l’ha genialmente definita: la Dea dagli occhi di ghiaccio nell’era dell’automobile. Oggi i quadri di Tamara de Lempicka rimangono tra i più quotati nelle più prestigiose aste del mondo.

Ritratto di Marjorie Ferry
Ritratto di uomo incompiuto, Tadeusz Lempicki
Il telefono
La tounique rose
Andromeda
Suzy Solidor
Idillio, la partenza
Il turbante verde
Mademoiselle Poum Rachou
Madame Boucard
Salvador Dalì e Tamara Lempicka
Tamara in posa nel suo giardino a Beverly Hills

Dedicarsi alla pittura? Un metodo per resistere all’infelicità matrimoniale..

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